Progettazione

Calcoli strutturali per le nuove costruzioni

calcoli strutturali

 

Ogni tipo di nuova costruzione necessita di un’accurata progettazione strutturale: tale elaborato deve contenere al suo interno tutta una serie di documenti che possano rappresentare con chiarezza ed efficacia tutte le fasi previste per l’edificazione della nuova struttura.

In primis è indispensabile la relazione di calcolo strutturale che deve garantire la resistenza e la sicurezza dell’edificato stesso; si deve poi provvedere con una relazione che elenchi tutte le proprietà dei materiali utilizzati nel processo di costruzione; è poi necessario presentare elaborati grafici che illustrino le varie dimensioni e che riportino alcuni particolari; infine bisogna provvedere a dare i risultati delle prove sperimentali effettuate e presentare un piano organizzativo su come procedere alle varie fasi costruttive.

Importantissimo è dare risalto alla parte relativa alla redazione calcoli strutturali, nella quale può essere fondamentale ricorrere all’utilizzo di software per verificare che le dimensioni effettuate siano pertinenti e possano garantire una sicurezza globale dell’edificio.

Per quanto riguarda la parte relativa ai calcoli, è necessario fare riferimento alle normative tecniche approvate: in Italia è possibile seguire quelle illustrate nella NTC del 2008 oppure fare riferimento agli Eurocodici, validi in tutta l’Unione Europea. Queste leggi dovranno essere seguite sia durante il processo di calcolo manuale che durante la verifica che verrà effettuata con l’utilizzo dei vari software predisposti per l’uso.

In particolare, questa seconda tipologia di controllo viene chiamata calcolo automatico: è molto importante essere precisi nell’inserimento delle varie dimensioni e informazioni riguardanti in modo da ottenere risultati che abbiano davvero una rilevanza in pratica.

Ogni qual volta si esegua un’analisi strutturale computerizzata, è fondamentale riportarne gli esiti sotto forma di grafici e tabelle nelle quali sono inseriti tutti i dati più significativi; gli elaborati strutturali che solitamente devono essere presentati sono, dunque, i diagrammi rappresentati le sollecitazioni interne, la deformata e i grafici contenti gli inviluppi derivanti dalle varie combinazioni di carico.

Per far si, inoltre, che questi risultati possano essere utilizzati in pratica, è fondamentale riportare i segni dei diagrammi ed evidenziare chiaramente le unità di misura selezionate: solo in questo modo i dati ottenuti avranno un senso. Infine, compito del progettista che esegue i calcoli strutturali, è controllare che i risultati corrispondano ai valori imposti per legge.

Architettura

Controllo energetico dei consumi degli edifici

consumi-edifici

 

L’Italia ha aderito agli accordi promossi dall’Unione Europea per la sostenibilità energetica ed ambientale e per ridurre l’emissione di CO2 entro il 2020. Per raggiungere tali obiettivi gli sforzi sono concentrati in particolare su due settori: l’edilizia e i trasporti, ovvero quelli maggiormente responsabili dell’inquinamento. Il nostro lavoro si è concentrato sul problema generato dagli edifici che, così come funzionano attualmente, rappresentano dei sistemi ”energivori” e in quanto tali estremamente inquinanti.

E’ stato quindi elaborato un progetto che si propone come obiettivo quello di fornire ai proprietari immobiliari, siano essi soggetti pubblici o privati, uno strumento, denominato Lex Energetica, che consenta, attraverso l’inserimento di tutti i dati significativi relativi alle unità immobiliari, di creare il Catasto Energetico degli Edifici.

Il Catasto Energetico degli edifici pubblici servirà ad avviare, in primo luogo, un monitoraggio efficace delle spese energetiche delle pubbliche amministrazioni e, successivamente, a porre in essere una politica di gestione energetica efficiente del parco edilizio pubblico, attraverso interventi di risparmio energetico basati sull’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

La base dati georeferenziati potrà permettere ulteriori applicazioni, quali le verifiche sugli impianti termici e il monitoraggio della contestuale riduzione delle emissioni di gas serra (es. CO2), ascrivibili ai consumi energetici degli edifici considerati. Il Catasto energetico si costituisce da sistemi cartografici  collegati ad un database contenente
le schede degli edifici.

Una volta  inserita  la  cartografia   georeferenziata all’interno del programma sarà possibile individuare gli edifici, disegnando direttamente i poligoni di rappresentazione sul perimetro degli edifici. Tale funzione consente, sia  l’immissione  di  nuovi  edifici,  che  la  modifica  di quelli  esistenti. In  tal modo sarà possibile costruire ed aggiornare nel tempo il catasto energetico.

Una volta inseriti i dati energetici degli edifici, sarà possibile individuare gli interventi di risparmio energetico e i conseguenti benefici  in termini energetici, ambientali ed economici (riduzione delle emissioni di gas serra). Lo studio effettuato su questa piattaforma web consente, infine, di introdurre nel Bilancio Pluriennale dell’Amministrazione pubblica o dell’azienda privata, un’attenta programmazione degli investimenti, a fronte del “valore” del risparmio energetico ottenibile e del tempo di ritorno dell’investimento.

Da tutto quanto detto in precedenza emerge che il patrimonio edilizio va considerato come sistema industriale immobiliare e che “aggredendo” tale asset, attraverso il recupero dell’esistente e la sua riqualificazione energetica, si possono generare dei volumi, in termini di fatturato, che nessun altro comparto del Paese è in grado di fornire, ma soprattutto bisogna fermarci a riflettere sul fatto che nessun altro tipo di economia produttiva incide così tanto sulla qualità della vita dei cittadini.

I dati elaborati mostrano quanto valore si potrebbe estrarre dal sistema immobiliare in termini di lavoro di riqualificazione e di risparmio energetico. Basti pensare che il costo medio di ristrutturazione è stimabile in € 1.000,00 a metro quadrato e che il potenziale lavoro sviluppabile genererebbe un fatturato di 2000 miliardi di euro.

Ciò significa che se si procedesse alla ristrutturazione di tutti i fabbricati si creerebbe lavoro pari all’edificazione di 2000 quartieri-città come Milano Santa Giulia o, se si preferisce, si produrrebbe un fatturato equivalente a quello di 20 anni di mercato immobiliare delle compravendite per tutte le tipologie.

Tutto questo rappresenta un’ opportunità straordinaria per le imprese e per l’intero sistema-Paese e una possibilità per i professionisti di proporsi come supporto indispensabile alla concretizzazione dei singoli progetti, ma rappresenta soprattutto un cambiamento epocale nel modo di acquistare o affittare un immobile perché d’ora in poi la scelta verrà effettuata in funzione delle prestazioni energetiche ovvero in maniera analoga a quello che avviene per le autovetture.